Anche se vi dicessi 'Pasta ch'e saddi', sono sicuro riconoscereste questo grande primo della tradizione siciliana! Povero e ricco di sapore ma anche ottimo da un punto di vista nutrizionale, data la presenza del pesce azzurro. La tradizione vuole che sia stata inventata da un cuoco arabo per sfamare le truppe dopo una battaglia: all'origine di questo aneddoto sarebbe legata la povertà degli ingredienti che compongono il piatto. Le sarde, infatti, erano un tempo i pesci che venivano dati ai gatti per tenerli a bada nei mercati ittici!!! La versione più intransigente della pasta con le sarde andrebbe fatta lessando nell'acqua dove poi si cuoce la pasta, tutto il finocchietto che potreste trovare dal fruttivendolo...: una quantità esagerata davvero! Io, vi voglio invece portare ad esaltare il gusto delle sade utilizzando il finocchietto semplicemente come aroma!
Il Piatto
Difficoltà: bassa
Preparazione: 40 minuti
Cottura: in padella e in pentola, sul fuoco
Dosi: per 4 persone
Costo: basso
Ingredienti
- 350gr di spaghetti (o bucatini o linguine, se preferite)
- 500gr di sarde freschissime
- 70gr di Pangrattato
- Una manciata di Uva Sultanina
- Una manciata di Pinoli
- 1 filetto di Acciuga sott'olio
- 1 mazzetto di finocchietto selvatico
- 2 spicchi d'aglio
- Due cucchiai di vino bianco secco
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
- Olio EVO q.b.
Realizzazione
Iniziate dalle sarde desquamandole, lavandole e privandole di testa ed interiora. Passate poi alla deliscatura: eliminate, infine, la pinna caudale e la dorsale e spezzetatele. Una volta pulite le sarde, potrete tranquillamente metter su l'acqua per cuocere la pasta.
Mettete anche a rinvenire l'uva sultanina in un bicchiere di acqua caldissima.
In una padella versate un filo di olio EVO sino a coprirne il fondo ed aggiungete l'aglio e il filetto d'acciuga e i pinoli.
Fate lievemente rosolare a fuoco basso per qualche minuto, levate l'aglio, e aggiungete le sarde. Alzate la fiamma per far si che le sarde cuociano velocemente. Regolate di sale, sfumate col vino bianco, fate evaporare e spegnete il fuoco.
A questo punto, aggiungete l'uva sultanina che avrete strizzato bene per eliminare l'acqua in eccesso.
Fate cuocere la pasta.
Nel frattempo, lavate il finocchietto e tritatelo grossolanamente al coltello. Versate il pangrattato in una padella che metterete sul fuoco per abbrustolirlo (in sicilia vi direbbero 'atturràtelo'!!!).
Scolata la pasta bene al dente, versatela in padella con le sarde: fatela andare sul fuoco aggiungendo mezzo mestolo di acqua di cottura per amalgamare bene il tutto.
Spegnete e aggiungete abbondante finocchietto: in questo modo, a mio avviso, andiamo a prendere tutta l'aroma fresca e pungente di questo meraviglioso ingrediente ma senza sovrastare il sapore delle sarde.
Impiattate e finite con una spolverata di pangrattato abbrustolito e una macinata lieve di pepe nero.
Servite bene caldo e... buon appetito!!!
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