Siamo in Sicilia, terra di mille colori e profumi. Questa volta, di profumi e colori, andremo a raccogliere tutti quelli della Primavera realizzando la pasta col macco di fave (a pasta c'o maccu). Le fave sono infatti uno dei primi legumi ad arrivare sulle nostre tavole: una primizia vera e propria! La pasta col macco di fave è un piatto semplice, devo dire, per il quale basterà solo attrezzarsi di un po' di Tempo. Le fave andranno pulite anche della loro seconda pelle e dovranno cuocere lentamente sino a disfarsi. Di norma viene fatto con le fave secche fatte rinvenire in acqua: ma, nel periodo primaverile, perchè non utilizzare quelle fresche?! In più, vi svelo i miei segreti per renderlo davvero profumato e denso di sapore. Andiamo ad iniziare.
Il Piatto
Difficoltà: bassa
Preparazione: 120 minuti
Cottura: In pentola, sul fuoco
Dosi: 4 persone
Costo: basso
Ingredienti
- 300gr di pasta mischiata (o pasta corta)
- 2,5kg di Fave fresche pesate con il baccello (o 300gr di fave secche)
- Una cipolla rossa
- Un gambo di sedano
- Una carota
- Finocchietto selvatico q.b
- Qualche cucchiaio di vino bianco
- Olio E.V.O.
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
Realizzazione
Una mezz'oretta prima di iniziare a cuocere le fave, preparate il brodo vegetale versando in una pentola dell'acqua (circa 2litri) in cui aggiungerete il sedano, tre quarti della cipolla, la carota, il finocchietto selvatico e del sale: portate a bollore e lasciate andare almeno una ventina di minuti.
Con le fave fresche.
Se utilizzerete fave fresche, privatele del baccello e della buccia e sarete pronti per iniziare a cuocerle.
Con le fave secche.
Se utilizzerete fave secche, partite la sera prima mettendole in ammollo in acqua per poi cuocerle il giorno successivo dopo averle sciacquate.
In un tegame basso e largo, versate dell'olio EVO e il resto della cipolla tritata finemente, ponete sul fuoco e fate scaldare dolcemente.
Quando la cipolla sarà rosolata, aggiungete le fave e fatele scottare per qualche minuto. Alzate la fiamma e sfumate, quindi, col vino bianco.
Mantenete viva la fiamma sino a quando il vino non sarà completamente evaporato. A questo punto, regolate nuovamente la fiamma al minimo, aggiungete qualche mestolo di brodo vegetale e coprite.
Continuate per circa 60 minuti la cottura delle fave, aggiungendo altro brodo quando necessario, avendo cura di mescolarle di tanto in tanto per non farle attaccare sul fondo.
Dopo circa un'ora, le fave avranno assunto una consistenza cremosa e potremo procedere con la cottura della pasta che scoleremo trascorsa la metà del tempo indicato sulla confezione:continueremo la sua cottura risottandola. Io qui ho utilizzato dei rimasugli di pasta del pastificio Alberto Poiatti che, trattandosi di piatto siculo, una pasta tutta sicula è la morte sua!!!
Aggiungiamo, quindi, la pasta alle fave e iniziamo a mantecare: andremo ad inserire del brodo continuando sino a completare la cottura. All'occorrenza, aggiungiamo altro brodo.
Il risultato finale dovrà essere cremoso e consistente: non esagerate, dunque, con l'aggiunta del brodo dalla metà cottura della pasta in poi.
Una volta ultimata la cottura, impiattate finendo con del finocchietto selvatico spezzato a mano, una macinata di pepe nero e... buon appetito!!!
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