Avete idea di quante persone ci siano in giro, intimamente convinte che lo gnocco fritto sia uno gnocco fritto?! Detta così pare una tautologia ma intendo dire che per gnocco fritto, costoro, intendono lo gnocco di patata, proprio quello che la mamma, notoriamente, prepara ogni giovedì 😂
Ora, a questo mondo ben poche cose mi suscitano particolari sconvolgimenti, visti i livelli raggiunti e i ben più ampi orizzonti vacui verso cui siamo bellamente protesi … ma devo ammettere che questa degli gnocchi fritti è stata davvero impattante 😂
Risolverei la cosa con una mala parola: polisemia, ossia termini che assumono significati assolutamente diversi a seconda del contesto.
Quindi, non è una credenza (non nel senso di mobile d’arredo, ma in quello di ‘convinzione’) l’esistenza di fessi (nel senso di ‘stupidi’, e non nel senso di ‘aperti, fessurati’) che fanno parte (non nel senso del verbo partire, ma nel senso di ‘pezzetto di qualcosa’) di un ampio complesso (nel senso di ‘gruppo di appartenenza’, non di disturbo psicologico) che non è possibile bandire (non nel senso di ‘stabilire’, ma nel senso di ‘vietare’) dalle nostre vite (nel senso di ‘esistenze’, non nel senso di piccolo oggetto filettato o, e qua mi voglio rovinare facendo tris! 😂, nel senso di arbusto rampicante): proprio non c’è verso (non nel senso di ‘suono emesso’, ma nel senso di ‘modo, possibilità’).
Se siete sopravvissuti fino a qua, vi siete meritati la ricetta di questi gnocchi fritti, non nel senso di gnocchi fritti, ma nel senso di gnocchi fritti, e nel senso di non ne usciamo più.
Friggete.
Che quella si, è sempre una soluzione ottima.
Il Piatto
Difficoltà: media
Preparazione: 24h (per l’impasto) 30 minuti (per la cottura)
Cottura: in padella, sul fuoco
Dosi: per circa 20 gnocchi
Costo: basso
Ingredienti
Per il preifermento
- 300gr di farina tipo 0, W270
- 100gr di acqua
- 100gr di purea di zucca
- 2gr di lievito di birra
Per l'impasto
- Tutto il prefermento
- 200gr di farina tipo 1, W180-200
- 150-200gr di acqua
- Sale q.b.
- Olio evo q.b.
Inoltre
- 200gr circa di zucca
- Qualche ago di rosmarino
- Olio di semi di arachidi q.b.
- Gorgonzola q.b.
- Taleggio q.b.
- Latte q.b.
- Noce moscata q.b.
- Pepe nero q.b.
Realizzazione
La purea di zucca
Tagliate la zucca a pezzetti e mettetela in un tegame assieme ad uno spicchio d’aglio e qualche ago di rosmarino, un generoso giro d’olio e fate andare a fuoco lento. Appena la zucca si sarà rosolata, aggiungete un bicchiere d’acqua, coprite, e fate stufare per bene.
Una volta cotta, aiutatevi con un mixer ad immersione e riducete tutto in purea.
Il prefermento
Qua ci si diverte.
Piccola divagazione. I prefermenti, in linea mooolto generale, servono a conferire più aroma e fragranza al lievitato finale. Se siete ben addentrati nel mondo degli impasti, saprete che esistono anche lieviti madre di farine particolari così come prefermenti al cioccolato!
Ecco: in questo impasto ho inserito la zucca nel prefermento affinché sprigionasse tutto il suo profumo e i suoi sentori dolciastri.
In una ciotola capiente immettete l’acqua e fateci sciogliere dentro la purea di zucca e il lievito di birra. Aggiungete man mano la farina sino a farla idratare completamente.
Coprite con un coperchio, ma non in maniera ermetica, e ponete in frigo per circa 12-16 ore.
L’impasto
Inserite in ciotola il prefermento spezzettato e aggiungete la farina e circa 80-90gr dell’acqua prevista in questa fase.
Come avrete notato, ho indicato una forbice per il peso dell’acqua: dovrete andare ad occhio dal momento che la quantità finale dipenderà dalla consistenza della purea di zucca che, di suo, contiene tanta acqua.
Quindi, se avrete usato una purea molto acquosa, tenderete ad usare solo 150gr di acqua … o di meno!!!; se la purea era, al contrario, ben ristretta dovrete aggiungere sino a 200gr di acqua.
Iniziate ad impastare, incordate per bene e aggiungete quindi l’acqua che l’impasto riuscirà ad assorbire, poco per volta. Inserite, infine, il sale e un filo d’olio evo.
Lo staglio e l'appretto.
Dividete l'impasto (staglio) in porzioni da circa 55-60gr.
Create dei piccoli panetti, riportando per ogni porzione i lembi verso il centro e per poi appallottolarli col palmo della mano.
Metteteli su un piano oleato e copriteli con un panno umido.
La fase successiva di lievitazione (chiamata appretto), dovrà far quasi raddoppiare i panetti.
La crema di formaggi
In attesa che i panetti lievitino, pensiamo alla crema di formaggi.
In modo molto semplice, mettete del latte in un pentolino, aggiungete taleggio e gorgonzola e fateli scioglier a fuoco dolce. Raggiunta la giusta consistenza cremosa, spegnere e insaporite con una macinata di pepe nero e una grattugiata di noce moscata.
Stesura e cottura
Mettete l’olio di arachidi in padella e portatelo in temperatura (160-170°C).
Stenderemo i nostri gnocchi su un piano oleato dal momento che, dovendo friggerli, utilizzare la farina in stesura non ha senso.
Ungete bene quindi un piano di lavoro non assorbente (marmo o acciaio, per intenderci).
Posatevi sopra un panetto e, 'spingendo' l'impasto dal centro verso il bordo andate a formare degli gnocchi oblunghi come delle specie di sofficini, ecco.
Immergete in olio e friggete.
Basteranno pochi minuti per lato: una volta dorati, tirateli via e metteteli a scolare.
Come servirli.
Disponete i vostri gnocchi su un tagliere o in un piatto da servizio e irrorateli generosamente con la crema di formaggi. Servite ben caldi e … buon appetito!!!
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