La ghiotta la conobbi anni addietro, in uno dei tanti ristorantini che frequentavo in quell'epoca di bagordi giovanili.
Esigente in materia sin dalla nascita, peggiorato esponenzialmente con l'avanzare degli anni, pensai sin da subito che la preparazione che m'aveva descritto in modo pseudo professionale quell'improbabile maitre, avrebbe di certo coperto il sapore del moscardino.
Mi ebbe, infine, visto che le alternative erano anche meno convincenti o comunque già assaggiate altre mille volte.
Se siete perspicaci, e ovviamente frequentando il mio blog non ho dubbi che lo siate perché io i tontoloni non ce li voglio qui sopra, avrete capito che per riproporvi a distanza di anni questo piatto, fu una sorpresa totale e un'esplosione di mare che neanche ve lo immaginate!!!
Tanti sapori, profumi e odori a non finire in questo sugo alla ghiotta. Sugo nel quale, lo dico per i detrattori della prima ora, andrebbero aggiunte anche le olive. Ma, dal momento che la mia cucina è fatta quasi sempre di ricordi, le olive non c'erano quella volta in cui conobbi la ghiotta non vedo perché avrei dovuto mettercele ora!
Perché un ricordo, deve riecheggiare intonso, puro, quando chiudi gli occhi e ti affidi ai soli odori e sapori.
Il Piatto
Difficoltà: bassa
Preparazione: 90 minuti
Cottura: in pentola e in padella, sul fuoco
Dosi: per 4 persone
Costo: basso
Ingredienti
- 320gr di paccheri
- 4 moscardini freschi
- 300gr di passata di pomodoro
- Mezza cipolla rossa
- Capperi dissalati q.b.
- Un filetto d'acciuga
- Vino bianco q.b.
- Prezzemolo q.b.
- Olio E.V.O.
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
Realizzazione
Iniziate dai moscardini. Puliteli, separate le sacche dai tentacoli ed eliminate gli occhi e il rostro. Pentola a bordo alto bella calda e tuffateli dentro. Inizierano a scoppiettare e sfrigolare e, quindi, a buttare via l'acqua: per evitare di farla evaporare e perdere così molto del sapore del moscardino, coprite la pentola e fate cuocere a fuoco basso per almeno venti minuti.
Una volta che i moscardini saranno teneri, prelevateli, sminuzzateli al coltello e teneteli da parte assieme alla loro acqua rimanente.
Affettate a rondelle sottili la cipolla e fatela dorare in padella assieme al filetto d'acciuga e a qualche cappero tritato finemente con un filo di olio evo. Fuoco basso, dolce, per far appassire bene ed amalgamare i sapori.
Versate quindi i moscardini con tutta la loro acqua e ripassateli per qualche minuto nel soffritto. Sfuamate con vino bianco e fate evaporare.
Aggiungete quindi la passata di pomodoro e mescolate bene.
Coprite, portate al minimo, e fate cuocere per almeno 45 minuti, lentamente e senza fretta.
Quando la ghiotta avrà preso una consistenza quasi cremosa, andate a regolare di sale e spegnete.
Calate la pasta e scolate ben al dente, almeno uno o due minuti prima della fine cottura indicata sulla confezione, tuffatela nel sugo alla ghiotta e prendete a mantecare sino a cottura completa. Se necessario, aggiungete dell'acqua di cottura della pasta.
Impiattate finendo con del prezzemolo tritato, una generosa macinata di pepe nero, qulche cappero a crudo tritato grossolanamente e... buon appetito!!!
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