
Ci sono piatti che sono praticamente infotografabili, a maggior ragione per uno che come me non eccelle nella composizione e nella tecnica fotografica.
Ma, fortunatamente e almeno in questo caso, la difficoltà di ‘rappresentare’ la pietanza come si dovrebbe è ampiamente compensata dal vortice di profumi e ricordi che si porta dentro.
Vi ho detto da qualche altra parte qui sul blog di quanto la ‘carni salata’ sia, tra gli innumerevoli derivati suini prodotti in Calabria, quello meno conosciuto ma secondo me tra i più buoni in assoluto.
Ora, a parte riservarmi di scriverne prima o poi il procedimento in un post dedicato, la carni salata è come una specie di jolly, una sorta di carta da giocarsi in mille situazioni in cucina per trasformare e migliorare decine di piatti.
‘Sai chi potarissi fari?! Jungi nu mùarzu di carni salata!’
Mio padre, questa frase l’avrà pronunciata qualcosa come centosettantamila volte in vita sua 🤣😂🤣 E, assieme a lui, tantissimi altri arenesi… me compreso 😂🤣😂
Il senso profondo di questa richiesta sta nel fatto che, davvero, se tu aggiungi della carne salata a dei piatti prevalentemente a base di ortaggi, svolti il piatto e non c’è storia. Pipi e patate, ad esempio: provate a fare un’aggiunta di carne salata e poi mi dite.
E così con fave, piselli, e similari.
Se non ne aveste e non riusciste a reperirla oltre ad esservi vicino in questo momento di sommo cordoglio, vi consiglio di sostituirla con della pancetta coppata o del guanciale: che, in fondo, da quei tagli è fatta.
Il Piatto
Difficoltà: molto bassa
Preparazione: 20 minuti
Cottura: in pentola, sul fuoco
Dosi: per 4 persone
Costo: basso
Ingredienti
- 1kg di fave fresche
- 1kg di piselli freschi
- Un pezzo abbondante di carne salata
- Un cipollotto
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Menta fresca q.b.
- Pepe nero q.b.
Realizzazione
Dovete sbucciare fave e piselli.
😂🤣😂
Ve lo dico così, senza alcun tatto, tanto sono di quelle cose che difficilmente si edulcorano: è una gran rottura sbucciare fave e piselli, ma va fatto.
Le fave, vanno private anche della seconda pelle ma, buona notizia, non tutte: a me piace che ci siano anche fave con la buccia in questo piatto, sia per la consistenza sia per il sapore.
Private della cotenna la carne salata.
Piccolo consiglio: il 99% dei calabresi, la lava prima di consumarla, per eliminare tutti i residui esterni di peperoncino e sale. Io la uso così, ‘sporca’ e poi non utilizzo praticamente sale in cottura.
Oh: se usaste la pancetta coppata o il guanciale, il sale andrà aggiunto …
Affettatela a listarelle o a cubetti, come preferite.
Date un occhiata qui che vi dico come fare, passo passo

Mettetela nel tegame e fate andare a fuoco basso: dovrà sudare, perdere tutto il grasso che sarà l’unico condimento che andremo ad utilizzare.
Una volta creato un bel fondo di grasso, aggiungete il cipollotto tagliato a rondelle sottili e soffriggetelo. Una sfumatina col vino bianco, fate evaporare ed aggiungete sia le fave che i piselli.
Attendete qualche minuto rimestando di continuo, affinchè il grasso si distribuisca in maniera omogenea.
Aggiungete, quindi, qualche mestolo di acqua calda, coprite e fate cuocere girando di tanto in tanto.
I tempi di cottura dipenderanno dalla freschezza delle fave e dei piselli: diciamo che in venti minuti dovreste esserci.
Semmai dovessero seccarsi e non essere ancora cotte, aggiungete altra acqua bollente.


Un volta cotte, spegnete il fuoco e aggiungete la menta tritata finemente: usatene secondo vostro gusto ma personalmente non andrei sotto le venti foglioline…
Finite con una macinata di pepe nero e … buon appetito.
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