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Gattò (o gateau) di patate

11-01-2021 00:00

Prendiamoci del Tempo

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Gattò (o gateau) di patate

Il Gattò di patate è una roba omnicomprensiva, a mio giudizio: tiene dentro una sorta di intrinseca sostanza onomatopeica, come pochi piatti al mondo...

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Il Gattò di patate è una roba omnicomprensiva, a mio giudizio: tiene dentro una sorta di intrinseca sostanza onomatopeica, come pochi piatti al mondo!

Provate a ripeterlo assieme a me, immaginandovi per un attimo terroni; sfogatevi su quell'accento, scaricateci dentro tutta la forza che avete.

"Cosa si mangia stasera?!"

" G-A-T-T-O' "

E cosa ci sarebbe da aggiungere, alla parola Gattò, per spiegarne il significato!? Null'altro! Gattò basta, avanza, e ne soverchia! 

Poi, se siete dei freddi vichinghi, degli insensibili abitanti di terre ghiacciate, potreste sempre chiamarlo Gateau di patate. 

Ma una cosa è il Gateau di patate, altra cosa è il Gattò della mamma!!

E' una pietanza che deve saziare prima i sensi e poi la panza; è ciò che ogni madre o nonna del Sud Italia, ti preparerebbe se dovesse rinfrancarti da una lunga giornata faticosa o da un periodo di stenti alimentari.

Una volta, mia cugina fece una sua versione di gattò, simil vegana. Mio zio, seduto a tavola la guardò con quell'affetto e quella tenerezza che solo un genitore può esprimere e le chiese: 'Ma la martatella nc'è!?... no... pecchì... senza martatella... chi gattò è...?!'

Credo non ci sia bisogna di tradurla e io, ancora oggi, rido come un matto pensando a questa scena iconica da avanguardia culinaria!!!

Io lo faccio secondo le rigide regole imparate da mamma: l'abbondanza e la ricchezza degli ingredienti, mortadella compresa, a farla da padrona assoluta con dosi buoni per un esercito ma che, una volta che lo assaggi, per il giorno dopo è difficile che ne rimanga.


Il Piatto

 

Difficoltà: bassa

Preparazione: 40 minuti (più il tempo di cottura delle patate)

Cottura: in pentola e in teglia, sul fuoco e in forno

Dosi: per 4 persone

Costo: basso


Ingredienti

 

  • 1.8kg di patate
  • 150ml di latte intero
  • 40gr i burro
  • 100gr di Parmigiano Reggiano
  • 120gr di mortadella
  • 120gr di prosciutto cotto
  • 5 uova
  • 200gr di provola
  • Pangrattato q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio evo q.b.

Realizzazione

 

Iniziate dalle patate: mettetele in una pentola con abbondante acqua, e fatele lessare, intere e con la buccia.

Lessate anche tre uova

 

Una volta che le patate saranno cotte, scolate e fatele freddare.

Spellatele schiacciatele con l'aiuto dello schiacciapatate versandole, mano a mano, in una ciotola molto capiente. Aggiungete il latte nel quale avrete fatto sciogliere il burro, e le due uova rimanenti, il parmigiano, il sale e un pizzico di pepe nero.

Mescolate tutti gli ingredienti sino ad ottenere un composto omogeneo e liscio.

Tritate in modo grossolano la mortadella e il prosciutto cotto e andate ad aggiungerli all'impasto, mescolandoli. 

 

Preparate una teglia per dosi da 6 persone e versateci dell'olio evo sul fondo.

Si, si, si.

Lo so che in ricetta c'è scritto per 4 persone ma in terronia, il gattò per 4 persone si fa in una teglia per 6 ... ché se poi uno vuole il bis, deve elemosinarlo?! GIAMMAI!

 

Ungetevi le mani per evitare che il composto di patate vi si attacchi alle dita e disponetene circa 2/3 sul fondo della teglia, livellandolo omogeneamente e cercando di creare un piccolo bordo rialzato in prossimità dei bordi della teglia: questo eviterà che, durante la cottura, la scamorza sbordi, andando a finire sulla teglia bruciandosi

Quindi, sgusciate le uova sode e tagliatele a rondelle: disponetele più o meno omongeneamente sull'impasto intervallandole alla provola a pezzi.

Ricoprite con il composto rimasto e livellatene per bene la superficie.

Cospargete di pangrattato, versateci un giro generoso di olio evo ed infornate in forno ventilato preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti più altri 5 minuti di cottura col solo grill per rendere croccante la panatura.

 

Io vi dico, a questo punto, come lo mangio io... lo preparo sempre il giorno prima perché secondo me, a parte un taglio esteticamente più bello, i sapori si amalgamano alla perfezione: basterà scaldarlo lievemente sino ad intiepidirlo poco prima di mangiarlo.

Se poi c'aveste fame ed impazienza, mangiatelo pure mezz'ora dopo averlo sfornato.

In ogni caso...buon appetito!!!

Ti è piaciuta la ricetta? Cosa aspetti: commenta!!!