Il periodo in cui finisce la scuola è sempre un momento di gioia et allegrezza per i ragazzi.
Anche se, praticamente, finisce la scuola ed iniziano due-tre mesi fitti come un’agenda del Quirinale.
Se non l’avete mai letto, mi permetto di consigliarvi ‘Ragazzi di vita’ di Pier Paolo Pasolini: il pretesto narrativo così come lo spaccato sociale da cui attinge è cosa diversa rispetto a ‘la fine della scuola’. Ma, nonostante ciò, trovo via sia una sorta di ‘rumore di fondo’, una ‘traccia sottotono’ che rimanda esattamente a quello che intendo dire io. Il Riccetto, Caciotta, Amerigo, Begalone sono tutti ragazzi di borgata che vivono di espedienti ideati e portati a termine in un solo pomeriggio, in un paio d’ore. Chiaro, lì si parla del dopoguerra, di una scuola crollata, di un ‘intorno’ che tante prospettive non te le offre comunque.
Ma quel che conta, a mio avviso, è che fanno esattamente quello che i ragazzi dovrebbero fare: vivere il presente, senza molte domande sul domani. Bighellonando, anche. Annoiandosi, persino.
Ed era questo quello che intendevo dire (per inciso, potete anche smettere di seguire il blog se sta roba vi pare pesante 🤣😂🤣)
In estate, finita la scuola, i ragazzi dell’oggi corrono da un’attività all’altra, da un campo scuola a un Grest! Perché, fondamentalmente, non possono più uscire e stare liberi per strada a godersela e ad organizzarsela tra di loro come meglio credono. Non possono bighellonare. Men che mai annoiarsi: pare sia reato.
E allora?!
E allora ho fatto queste pizzette da buffet al Moccuso pensando a Pasolini dal momento che a me hanno sempre corrisposto un senso di profonda libertà, di frizzante spensieratezza, di sospensione dei doveri: così, almeno la merenda del Grest, se la gode come farebbe Riccetto.
Il Piatto
Difficoltà: bassa
Preparazione: 10 ore (di cui 7-8 di lievitazione)
Cottura: in forno su teglia
Dosi: per 10-15 pizzette
Costo: molto basso
Ingredienti
Per l’impasto
- 500gr farina tipo 0 di media forza
- 335gr di acqua
- 3gr di lievito di birra
- olio evo q.b.
- sale q.b.
Per il condimento
- Passata di pomodoro q.b.
- Mozzarella fior di latte
- Olio d’oliva q.b.
- Origano q.b.
- Sale q.b.
- Altri ingredienti a vostro piacere
Realizzazione
L’impasto
Semplice e veloce.
Inserite in ciotola (a mano o in planetaria poco cambia) quasi tutta l’acqua: lasciatene giusto un paio di cucchiai in cui poi scioglierete il sale. Aggiungete il lievito di birra e poi la farina a pioggia, mescolando. Impastate fino ad ottenere un panetto abbastanza liscio.
Rovesciatelo su un piano, coprite con un canovaccio e lasciate riposare 15 minuti.
Aggiungete il sale dopo averlo sciolto nella poca acqua avanzata e fate un giro d’olio evo sull’impasto. Riprendete ad impastare fino ad incorporare tutto per bene.
Fate riposare altri 20 minuti, poi formate una palla con l’impasto e mettetelo in una ciotola a lievitare sino al triplico (con temperatura ambiente di circa 23-26gradi, serviranno più o meno 6-7 ore)
Lo staglio e la formatura
Raggiunto il triplico, versate l’impasto su un piano infarinato e dividetelo in porzioni di circa 60gr. Formate quindi delle palline che metterete a lievitare ancora per circa due ore.
In questo video, vi spiego come fare.
Stesura e messa in teglia
Preparate le teglie ungendole per bene con olio evo.
Infarinate quindi il piano di lavoro e stendete le pizzette: io non uso mattarello, preferisco i polpastrelli formando dei dischi di circa 10cm di diametro. Man mano, adagiateli in teglia.
Coprite con un canovaccio e attendete ancora 30minuti prima di condire e infornare.
Condimento e cottura
Preparate prima la salsa che andrete a condire con olio evo (non fate i tirchi, mi raccomando), origano e sale.
Trascorsi i 30 minuti dalla messa in teglia, cospargete per bene le pizzette con la salsa di pomodoro condita, aggiungete qualche pezzettino di fior di latte e, se volete, anche altro (qualche oliva, o del prosciutto, o carciofini, o filetti d’acciuga, qualche rondellina di wrüstel… fate voi).
Infornate in forno ventilato preriscaldato a 200°C per circa 7-8 minuti. Sfornate e disponetele su una graticola per poi servirle.
Io, oltre a mangiarle belle calde calde, uso farne freddare qualcuna e poi surgelarla: basteranno un paio di minuti in microonde e tornano come nuove al momento giusto!
Buon appetito!
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